Contatto di riferimento: Alberto Ardissone
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Achille Ardigò e Bologna. Achille Ardigò e la Città Metropolitana che sta nascendo. La nuova dimensione urbana, profondamente segnata dal fenomeno migratorio, che l’ha resa multi-etnica e multi-culturale, dalla ormai lunga crisi economica e occupazionale, da nuovi fenomeni di povertà, emarginazione e criminalità, richiede nuove forme di solidarietà tra le persone, le famiglie e i gruppi sociali per creare inclusione e coesione. Ancor prima delle infrastrutture materiali - che hanno caratterizzato la città moderna del XX secolo - si avverte la necessità di 'progettare un welfare solidale' pensando a nuovi rapporti di aiuto a livello di vicinato, di strada, di quartiere, di città. Anche le nuove tecnologie e i nuovi network possono e devono diventare strumenti di partecipazione, di condivisione e risoluzione dei problemi della gente. Senza questo nuovo collante tutto si disperde nella solitudine dell'individuo e della famiglia, mentre l'impegno politico si inaridisce e sempre più si connota come "fenomeno burocratico". Il pensiero di Achille Ardigò e l'azione da lui svolta per la sua città ci forniscono una straordinaria occasione per riflettere e progettare il futuro di Bologna.