In ricordo di Michele La Rosa

In ricordo di Michele La Rosa

E’ con profonda tristezza che apprendiamo della scomparsa del Professor Michele La Rosa, che è stato a lungo docente di questo ateneo nonché figura di spicco del Dipartimento di Sociologia.

Pubblicato: 25 gennaio 2024

E’ con profonda tristezza che apprendiamo della scomparsa del Professor Michele La Rosa, che è stato a lungo docente di questo ateneo nonché figura di spicco del Dipartimento di Sociologia. Collaboratore del Centro Studi Sociali e Amministrativi di Bologna diretto da Achille Ardigò, Michele La Rosa intraprende un percorso appassionato e brillante di studio e ricerca che dalla fine degli anni sessanta lo porterà agli incarichi di Sociologia del lavoro e dell’industria e di Sociologia generale nella neonata Facoltà di Scienze Politiche di Bologna. Dopo esserne stato co-fondatore nel 1970, ha a lungo diretto Centro Internazionale di Documentazione e Studi Sociologici sui Problemi del Lavoro (C.I.Do.S.Pe.L.). Fondatore della rivistaSociologia del lavoro riesce, anche grazie a essa, a contribuire allo sviluppo della disciplina socio lavorista italiana. Allo stesso tempo, Michele La Rosa ha sempre coltivato attenzione scientifica e civile per le problematiche dei sistemi di welfare, attenzione dimostrata tra l’altro anche dalla fondazione della rivista Autonomie locali e servizi sociali. Il suo impegno su questi temi si è tradotto sia in una instancabile attività sia di tipo scientifico, sia con una enorme generosità all’impegno civile. La sua grande cortesia e curiosità gli hanno consentito di tessere relazioni e collaborazioni assai ampie, tra le quali vale la pena ricordare quelle con i gruppi di lavoro delle riviste di Sociologie du Travail e di Sociologia del Trabajo. Ha ricoperto numerose cariche istituzionali e, in particolare, sia presso l’Università di Bologna (ad esempio come Direttore del Dipartimento di Sociologia) sia a livello nazionale (ad esempio, nel Comitato per la Relazione Sanitaria annuale del paese, presso il Consiglio Sanitario Nazionale, del Gruppo di Lavoro Sanità del C.N.E.L.). La ricchezza del suo contributo costituisce oggi un patrimonio prezioso, di cui i suoi tanti allievi e/o collaboratori si avvalgono, anche proseguendo i progetti che aveva a suo tempo avviato.